di Alessandro Bruni – papà biologico e affidatario
Le Adozioni internazionali sono in calo, a dirlo sono i numeri: il 16 ottobre 2011 Aibi sferrava un durissimo attacco alla regolamentazione delle adozioni internazionali. Nel maggio 2012 emetteva un nuovo comunicato dove faceva alcune proposte e proponeva una raccolta firme per evitare il crollo, il mese scorso c’era un nuovo comunicato sul loro portale(link dopo il testo). Abbiamo scelto questo commento che spiega qual è invece la posizione delle Associazioni di Famiglie.
(…) “Ai.Bi. Amici dei Bambini risponde a questa crisi proponendo l’immediata modifica della Legge 184/1983 e successive modifiche attraverso sei punti specifici: Riforma culturale: dalla “selezione” all’“accompagnamento” delle coppie; Riforma dell’iter: semplificazione e brevità delle procedure; Riduzione dei costi e gratuità dell’adozione internazionale; L’adozione internazionale nella politica estera dell’Italia; Agevolare l’adozione dei minori con “bisogni speciali”; le accoglienze innovative.
«L’insieme di queste importanti e urgenti misure – afferma Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini – consentirà di superare l’attuale fase di stallo delle adozioni internazionali, rimuovendo i troppi vincoli posti alle coppie dalla dominante cultura della selezione, snellendo un iter troppo lungo e costoso ed aprendo a nuove opportunità di adozione oggi non percorribili». Prosegue quindi Griffini: «Il tutto puntando all’efficienza, e quindi senza alcun costo aggiuntivo a carico del bilancio dello Stato».
(…) Venendo ai sei punti proposti da AiBi, pur riconoscendo che non è possibile valutarne lo spessore con semplici titoli, ritengo opportuno cercare di leggerli con riflessione e propositi di approfondimento.
1. Riforma culturale: dalla “selezione” all’“accompagnamento” delle coppie. Commento. Detta così significa poco. La valutazione della genitorialità è comunque fondamentale. Se una famiglia ritiene di essere selezionata significa che non ha capito nulla. Il percorso è fatto per determinare una maggiore capacità di introspezione, quindi è già insito il concetto di accompagnamento. Non esiste alcun diritto ad avere un bambino, e lo sappiamo bene. Esiste invece la necessità del bambino di avere un buon abbinamento con genitori adatti alla sua personalità.
2. Riforma dell’iter: semplificazione e brevità delle procedure. Commento. Sì, le procedure sono lunghe, spesso inutili, con eccesso burocratico. Ma talora sono troppo superficiali. Meglio allora dire che l’iter deve essere a dimensione delle necessità del bambino, non degli adottandi e non di una burocrazia cieca e ottusa.
3. Riduzione dei costi e gratuità dell’adozione internazionale. Commento. La riduzione dei costi è fondamentale. E’ una proposta dalla parte dei bambini perché così si permette al bambino di poter essere adottato dalla famiglia giusta scelta tra quelle disponibili. E’ il bambino (i suoi tutori) che deve poter scegliere (inteso con il miglior abbinamento possibile) e non la famiglia adottanda. Sulla gratuità, mi pare espressione vaga, utopica. Meglio dire che può rientrare nelle spese della cooperazione tra i paesi.
4. L’adozione internazionale nella politica estera dell’Italia. Commento. Solo se questa espressione riguarda le relazioni di cooperazione bilaterale, non se è espressione specifica di politica estera. Torno a dire che bisogna essere dalla parte dei bambini e non degli adottandi.
5. Agevolare l’adozione dei minori con “bisogni speciali”. Commento. Questo è un bel punto, sicuramente da esplorare e meglio definire. Tuttavia, come dire, perché non incentivare l’accoglienza adottiva di minori italiani con bisogni speciali? In Italia abbiamo problemi non piccoli sui ragazzi che nessuno vuole perchè “dimenticati” in comunità, con piccole disabilità, con piccole e grandi problemi di salute che avrebbero bisogno di famiglia. Più speciali di così!
6. Le accoglienze innovative. Commento. Bella frase! Mi piace! Questo sì che è un evento nuovo da esplorare. Questo sì che sarebbe un evento culturale che porterebbe a una riforma di pensiero!
Agli amici di AiBi suggerirei maggiore riflessione condivisa con le altre associazioni che si occupano di accoglienza di minori. Insieme potremmo fare meglio!
(fonte: crescerefiglialtrui.typepad.com – 19/05/2012)
Sempre sull’argomento vedi:
Anfaa del 16-10-2012 => http://www.anfaa.it/notizie_e_articoli/article/90/documento_congiunto_anfaa_batya_ciai_cnca_adozione_diritto_dei_bambini_soli_e_senza_famiglia.html
AIBI del 21-02-2013 => http://www.aibi.it/ita/roma-commissione-parlamentare-per-linfanzia-e-ladolescenza-la-legge-delladozione-internazionale-va-riformata-la-cai-passi-alle-competenze-del-ministero-affari-esteri/