Sotto l’impulso del movimento studentesco guidato da Camila Vallejo sembra che il Governo cileno abbia maturato una maggiore propensione a supportare il sistema scolastico. L’intervento, però, sarebbe orientato per lo più verso la scuola superiore dove gli studenti stanno dimostrando una maggiore forza. Ciò pone degli interrogativi su quali siano le priorità. Un maggior investimento nella scuola primaria è il passo più importante per permettere a tutti la “mobilità sociale”: se un bambino riceve delle buone basi è probabile che aspiri poi ad andare alla scuola superiore e all’università, al contrario si fermerà al saper a malapena leggere o scrivere.
(fonte: sintesi di un articolo apparso sulla Tercera)
Curiosità. Oggi un corso di laurea in Cile costa tra i 4.000-6.000 dollari all’anno. Metà della popolazione cilena guadagna 500 dollari al mese. Se le famiglie vogliono far studiare i figli si devono indebitare con le banche che applicano tassi d’usura. Tutta la classe media in Cile è indebitata. E’ un dato che non rientra nelle statistiche sulla povertà. Le persone sono senza tutela sociale perché in Cile bisogna pagare per qualsiasi cosa. – fonte internazionale 15/11/2013